Un altro giorno è passato sui tre
colli e ancora all'orizzonte non si scorge la conclusione
dell'affaire elettorale,
anzi, la vicenda si arricchisce di nuovi retroscena che gettano altre ombre sulla città. Come l'indagine avviata nei confronti di un
candidato del centrodestra per la presunta compravendita di voti.
Il
centrosinistra ha presentato un esposto in Procura chiedendo
l'invalidazione della procedura elettorale sulla base delle evidenti
irregolarità finora riscontrare che, verosimilmente, lasciano
supporre la presenza di vizi anche in altre sezioni elettorali, oltre
a quelle poste sotto l'occhio della giustizia, dove lo scrutinio è
stato chiuso regolarmente.
Intanto,
come nella migliore tradizione italiana, i presunti vincitori,
anziché battersi affinché venga fatta luce sui fatti, accusano la
sinistra di non saper perdere. Il direttorio cittadino del PDL,
tentando di difendere a spada tratta l'onore della città, invita
l'avversa fazione ad accettare l'esito delle urne senza sollevare
polveroni.
E non
finisce qui, i cavalieri della destra catanzarese si muovono anche in
solitaria, come ha fatto Domenico Tallini detto Mimmo, un habitué
di Palazzo de Nobili, se così
posso definirlo, che oggi ha affidato alla stampa un suo, a dir poco
fantasioso, parallelismo tra gli elettori di Scalzo e gli ultras della
squadra del Genoa. O ancora Massimo Lomonaco, presidente del movimento "Per Catanzaro" (quello che annoverava tra le sue fila questo candidato, per intenderci), che giusto ieri aveva
accusato il PD di ispirarsi all'Unione Sovietica perché “in
America il candidato perdente avrebbe per prima cosa telefonato
all'avversario vincente per fargli gli auguri”.
Tutta
questa indignazione mi ricorda un po' le dichiarazioni rilasciate dai
politici di ogni parte d'Italia quando nei loro territori viene
avviata un'inchiesta per mafia. Le prime parole sono sempre contro la
magistratura colpevole di gettare fango sugli onorati nomi degli
amministratori locali che poi, puntualmente, finiscono tra gli
indagati e spesso tra i condannati. Sarà un'usanza tricolore quella di preferire un silenzioso reato ad una roboante
giustizia...
Aspettando
nuovi sviluppi, ecco le parole pronunciate da Scalzo al termine
dell'incontro in Prefettura. Stay tuned.
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