Sono trascorse più di 48 ore dalla
chiusura dei seggi di questa tornata di amministrative e, mentre il
resto d'Italia commenta i risultati del voto, a Catanzaro ancora non
si conosce ufficialmente il nome del vincitore.
Ufficiosamente il
candidato del centrodestra Sergio Abramo sarà il primo cittadino del
capoluogo per i prossimi cinque anni, almeno stando a quanto
affermato dalla testata locale catanzaroinforma, che ha seguito lo
spoglio. Certezza avuta anche dallo stesso candidato che ha
festeggiato per le vie cittadine, insieme al presidente della regione
Peppe Scopelliti, al termine della lunga notte elettorale.
Abramo avrebbe raggiunto il 50,22% dei
voti contro il 42,44% ottenuto dal suo principale avversario
Salvatore Scalzo.
Per il comune e per il Ministero
dell'Interno, però, i risultati sarebbero rispettivamente 49,96% e
42,81% con tre sezioni ancora da scrutinare: 84, 85 e 86. Tre seggi
del quartiere marinaro della città i cui risultati sono ancora in
ballo per via di alcune anomalie riscontrate.
In particolare, nella sezione 85,
sarebbe stato rinvenuto un numero maggiore di schede rispetto al
numero dei votanti nonché alcune schede non vidimate.
Puzza di brogli, insomma.
Su facebook il futuro consigliere,
forte delle oltre 500 preferenze ottenute, in quota PD Capellupo, parla di emergenza democratica. Il CODACONS chiede
la ripetizione del voto nell'intera città mentre i Parlamentari Lo
Moro, Calipari, Laganà Fortugno, Laratta, Minniti, Marini, Oliverio,
Napoli e Tassone, con un'interrogazione diretta al Ministero
dell'Interno, hanno chiesto la ripetizione nelle sezioni incriminate.
Ma non finisce qui. Alcuni elettori, di
altre sezioni, avrebbero denunciato di aver trovato, all'arrivo al
seggio, il loro nome tra chi aveva già votato.
Abramo non appare preoccupato e
telefonicamente afferma ad un giornalista del Fatto Quotidiano di
aver vinto per 140 voti. Se abbia ragione o meno, sarà la giustizia
a dirlo. Stay tuned.
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